NON TUTTO E’ UTOPIA LA VERA STORIA DI ANA CASTILLO

Ana Castillo nasce a Bonaventura in Colombia, da una famiglia molto numerosa. Suo Papà la portò nella città di Cali, dove studiò. Si sposò ed ebbe tre figli e con suo marito gestirono un’attività commerciale d’importazione all’ingrosso. Un giorno incontra una sua amica che era stata in Italia, e nel vedere che era riuscita a costruirsi una bella casa qui in Colombia, non negò che gli venne l’ambizione di darsi un’opportunità anche lei.

Nonostante non le mancava nulla in Colombia, Ana decise di darsi un’opportunità economica migliore, per poi tornare in Colombia. Ana con il consenso di suo marito decise di venire da sola in Italia. Giunta a Verona, la persona cui aveva accordato per iniziare a lavorare, gli indica che la strada primaria iniziare a guadagnare è fare la prostituta.

ANA CASTILLO

Ana con fatica, ci racconta, che grazie all’educazione ricevuta, non ha permesso che la sua strada finisse in quel giro. Sarebbe stato imperdonabile da mamma di due figlie.! Si rifugia a casa d’una amica d’infanzia Fabiola, di Cali che si era trasferita a Genova. Ana purtroppo scoprì che la sua amica era dentro in questo “mondo”; una piaga un disagio che c’è da anni, forse oggi un pò meno, ma pur sempre un problema da combattere!! Fabiola, le indica un’altra amica a d’origine dominicana che vive a La Spezia cui si recherà. Lì l’accompagneranno al Comitato Solidarietà Emigrante raccontando tutte le disavventure, A breve con l’aiuto delle sue amiche troverà lavoro come badante. Un lavoro difficile, molto dove non nasconde d’aver pianto dalla mattina alla sera. Col tempo lo apprezzò tanto, stando vicino con amore e passione le persone cui accudiva.

A 30 anni, Ana conobbe un uomo italiano di La Spezia il quale presto divenne il suo nuovo marito, un’amore senza precedenti nonostante avesse avuto tre figli ed il primo marito in Colombia. Col tempo Ana, vuole spendere le sue energie a favore dell’emigrante, soprattutto nella fragilità cui esso esposto. Successivamente Ana, prestò servizio di volontariato all’ANOLF di La Spezia, cui mesi dopo fu eletta da Roma Presidentessa del Centro ANOLF del sindacato CISL . Ana di volle realizzarsi anche nel sociale cercando d’unire anche tutta la Comunità Colombiana, fondando l’Associazione Colombia Viva. Il Progetto di Ana oggi, è quello di creare un Confederazione tra le associazioni colombiane in Italia, un progetto cui ha l’obbiettivo di uno sviluppo sociale e del lavoro non solo sul territorio spezzino, ma anche in Colombia, mettendo in relazione i due Paesi, Italia e Colombia, con lo scopo di arginare l’emigrazione e far crescere ed istruire al meglio i nostri giovani colombiani in Colombia. Un’opportunità che vale tanto per gli italiani che vogliono investire all’estero e per un miglior futuro certo per la Colombia stessa.

ANA NELLA SUA CASA FAMIGLIA

ANNA TRA I FIGLIE NIPOTI

Ana, nel 2000 si iscrive ad un corso provinciale Donna Rec Creazione impresa, da qui, vista la sua esperienza nel mondo dell’assistenza domestica, decise di aprire una Casa Famiglia per Anziani, oggi ceduti a sua figlia e non ultimo l’apertura di un Hotel, cui la gestione sarà a cura dei figli e nipoti in quel di Riccò del Golfo in provincia di La Spezia. Uno dei sogni di Ana, è Confederare tutte le Associazioni Colombiane in Italia, per aver un maggior della Comunità agli delle istituzioni ed alla Colombia stessa.

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