LA RESILIENZA HA UN NOME E COGNOME: MARITZA POLO

Maritza Polo, nasce in quel di Lima in Perù, da una famiglia numerosa, dove assieme alle sue sorelle si formerà a livello professionale e culturale. Maritza intraprende il lavoro nell’ambito sanitario, trovando poi un lavoro in ospedale nel reparto di neonatologia e dopo in geriatria.

Maritza si sposa ed avrà figli, tutto sembra scorrere nella normale routine di vita, quando l’instabilità politica del Perù, fa tramontare presto i sogni di una miglior posizione, ma soprattutto una tranquillità famigliare.

Inizia la stagione del terrorismo in Perù, con attentati e sopratutto delinquenza diffusa e senza alcun controllo, al punto di impedirne la vita quotidiana, Maritza purtroppo vivendo nel centro della capitale, i disordini erano all’ordine del giorno.

In famiglia si pensò di prendere delle scelte importanti, perché la luce del futuro sembrava tramontata .

Alcuni famigliari presero la decisione di emigrare, trasferendosi molto lontano: in Australia. La mamma seguì sui figlio laggiù nell’emisfero australe.

Maritza invece con suo marito ed i figli, rimasero ancora in Perù, sino a quando un giorno al rientro a casa con i figli, a poche decine di metri, esplose un’auto carica di tritolo quasi sotto casa.

Salvi per miracolo, Maritza insieme a suo maito decisero di lasciare il Paese e di andare da una sorella di Maritza in Italia, che anche lei precedentemente lasciò il Perù.

Maritza parti sola, lasciando e spera per poco, i figli ed il marito, cui soffrì molto il distacco. Sostenuta dalla sorella, si rimboccò le maniche, trovò un lavoro, che ben presto le permisero di portare qui in Italia suo marito ed i suoi figli.

Il lavoro non era molto remunerato, ma con sudore e fatica di entrambi, riuscirono a portare avanti i loro progetti, far studiare e diplomare i figli dove oggi, sono degli affermati imprenditori.

Nel corso del tempo, Maritza diventa nonna ed i suoi nipoti, un giorno a casa sua vedono delle foto di nonna, che la ritraggono con dei bei costumi da ballo. I ragazzetti spinti dall’entusiasmo chiesero a nonna Maritza cosa significava questa foto, qui Maritza gli raccontò la passione che aveva per la danza tipica peruviana la “Marinera”, le nipotine spinsero tanto la nonna, a tal punto che Maritza decise di insegnarli il ballo, la danza.

Sostenuta poi dai suoi figli, visto il fervore che ci metteva nel trasmettere i passi di questa danza, decise di fondare un’associazione cui oggi si chiama “Tierra del Sol”. Un realtà associativa con lo scopo di rispolverare e sopratutto insegnare la cultura folcloristica del Perù, insegnando in primis la danza “Marinera”,

ai bimbi e non solo.

Apre così a Genova nella zona di Marassi, una vera e propria scuola aperta a tutti appunto, una opportunità a tutte le famiglie peruviane, latinoamericane.

La bravura della Maritza d’insegnare ai giovani e meno giovani con il riconoscimento della sua scuola a livello internazionale, ha permesso di partecipare e far gareggiare i suoi studenti e studentesse nella capitale della “Marinera” la città di Trujillo, portando a casa importanti riconoscimenti.

Maritza è orgogliosa dei suoi figli, delle nipoti e dei suoi studenti e studentesse, ringrazia l’Italia, Genova, per il futuro e la speranza che per Lei e la sua famiglia gl’ha riservato.

Ora Maritza oltre ad aver ripreso a partecipare agli eventi dopo il lungo periodo pandemico, ha un’altro sogno tutto suo personale; lei stessa gareggiare al concorso internazionale a Trujillo in Perù!

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