
Nell’oltre giogo genovese nella verde alta valle Scrivia esattamente a Ronco, s’è tenuta la 5^ edizione del Festival delle Culture, una festa voluta dai giovanissimi e giovanissime residenti di Ronco Scrivia e non solo. Sì infatti, la voglia di conoscersi ha coinvolto diversi Comuni limitrofi Busalla, Isola ecc.. Questi ragazzi e ragazze anni fa, hanno sentito l’esigenza d’incontrarsi oltre l’orario scolastico, creare un momento per conoscersi meglio e farsi “nuovi amici e amiche”. Da qui l’idea prende corpo grazie alla sensibilità delle istituzioni locali, come Ronco appunto, creando il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, mettendo al centro le loro esigenze e idee.

Ecco il Festival delle Culture, nato 5 anni fa, come raccontava Francesca Nicolosi – la festa si svolse nel giardino della Scuola ,oggi con centinaia di persone in piazza.
Un’evoluzione e implementazione che prende sempre più slancio grazie alle idee, dei cittadini e delle cittadine, studenti e stundentesse, nonché delle associazioni e istituzioni locali.

Ogni anno, come diceva Rosa Oliveri Sindaca di Ronco Scrivia, – c’è sempre più bisogno di socializzarsi e conoscersi, alla luce di fatti di cronaca e sentori sociali poco inclusivi.

Quest’anno sul solco di quanto è stato già fatto nello scorso anno, l’Associazione Radici Del Mondo ODV ha pienamente contribuito allo sviluppo e realizzazione del Festival. L’anno precedente Radici Del Mondo OFV, ha messo in campo le sue preziose collaborazioni con due gruppi folcloristici latino americani, quest’anno grazie ad una grande preparazione miticolosa di mesi e mesi prima, come ci sono stati tutti i presupposti affinché il 5º festival fosse più importante.


Una sincera e bella sintonia d’intenti tra Comune, Pro Loco, CCR e Associazioni ha dato vita al 5° Festival delle Culture più grande che mai.
L’area sportiva di Ronco era come una fiera, tra stands, palco e panche.






Quest’anno per la prima volta anche l’assaggio di cibi di varie parti del mondo, Argentina, Bolivia, Ecuador, Perù, Marocco, Ucraina, Romania nonché quello italiano soprattutto con la strepitosa torta di riso della maestra Anna Risso!

Un palco per far mostrare tutta la nostra buona volontà d’esser grandi, da qui le interviste a due bravissimi scrittori di libri autobiografici, sulla loro vita emigratoria con descrizioni e tratti molto molto drammatici , come il libro di Condé Djoman della Guinea o di Marga Palacio Brugés di Colombia, dove il pubblico ha potuto conoscerli e parlargli personalmente.

Il folk è il cuore dell’evento, e per la primissima volta in Italia, suppongo – s’è assistito ad un ballo ancestrale della cultura Guayu, ossia delle regione colombiana più a nord del continente sud americano, con la lettura di una testo in Guayunaiki , lingua indigena pre-colombiana – che spiegava cosa è la Guajira e la sua storia, afro-latino americana, grazie alla preziosa e prestigiosa partecipazione di Coma Linda Gonzales e Angelica Guerra originarie di quel territorio.


Il folk prosegue con i meravigliosi costumi iper.policromatici dei gruppo Chimborazo – Ecuador, Munay – Bolivia e Baila con Emily – Perù, persone, anche intere famiglie, che oltre al proprio lavoro quotidiano o lo studio, settimanalmente s’incontrano nelle piazze, per fare prove e imparare nuovi balli con il cuore di portare avanti la propria cultura e farla conoscere al mondo intero. Abiti costosissimi cui un’altro lavoro e costo la loro manutenzione.

Una momento che fatto alzare in piedi chi mangiava seduto ai tavoli e avvinarsi al campo ,i salti atletici di break dance, del gruppo OutLaws composto da ragazzi e ragazze di Guinea, Repubblica Ceca e non solo, un gruppo trainato dal giovane Keita, che spende il suo tempo passione per la break dance anche insegnandola ai più piccini. La bella esibizione del gruppo popolare Buontempo composto da donne e uomini di Certosa (Genova), cantando le canzoni più conosciute del nostro bel tempo passato.



L’entusiasmo, ma il sole già voleva porsi al di là dell’appennino e le ombre del tramonto si allungavano, ma l’ambiente nel campo era ancora alto e caldo, sicché il gruppo Munay e Baila con Emily hanno concluso con due altri strepitosi balli tipici della loro cultura. Da Parte di Radici Del Mondo oltre a ringraziare a mai finire il Comune di Ronco Scrivia nelle persone di Rosa Olivieri Sindaca ed il Vice Sindaco Guido Agosti, anche Pro Loco di Ronco con Gozzi ed i componenti dei Consigli Comunali dei Giovani e delle Giovane della Valle Scrivia e non solo in particolare Francesca Nicolosi, la Biblioteca di Ronco, Coop Liguria e, le comunità di migranti della vallata, persone preziose che hanno contribuito. Radici Del Mondo ringrazia il gruppo Chimborazo, Munay, Baila con Emily, Angelica, Coro Buontenpo, OutLaws, nonché anche le cucine etniche di Roberto Lombardo e Carlo Zambrano parte ecuadoriana della società Boofaga, Barry Ramadan, Maryluz Ortiz, Marysol Torrez per Perù, Bolivia e Guinea. Grazied al grande contributo tecnico di Cesar Augusto Orjuela Celis, di GenoArte, Santiago Astete Andres Briceno di Shago Music e Miguel Bastardo


Durante il decorso del festival momenti di riflessioni sul genocidio e strage di bambini e bambini che sta martoriando Gaza e tutti i conflitti del mondo, che stanno uccidendo l’umanità nella sua interezza